Verso un'archeologia tematica: lo sguardo delle cose
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by
Ezio Puglia
2014 Volume Vol 4, N° 7 (2014): Poteri della retorica
Abstract
Questo testo si interroga sul contributo che le teorie di Warburg possono dare alla tematologia; e lo fa soprattutto in concreto, attraverso la discussione di materiale storico-letterario. L'autore ipotizza che la rappresentazione letteraria degli oggetti non-inerti sia avvenuta, nel fantastico ottocentesco e novecentesco, anche attraverso l'uso di costanti spaziotemporali e di formule figurative ricorrenti. Egli scrive che se di queste costanti e di queste formule, che possono essere considerate come dei <em>loci communes</em>, viene esaminato non tanto l'aspetto linguistico quanto l'aspetto iconico o immaginativo, esse finiscono per assomigliare alle <em>Pathosformeln</em>, a temi in movimento. Attraverso l'esempio di un testo canonico come <em>Berenice</em>, l'autore illustra le caratteristiche di base di questa sorta di <em>retorica immaginativa</em>. In seguito mostra come l'immagine dello <em>sguardo delle cose</em>, che di questa retorica farebbe parte, migri nel Novecento anche in testi non letterari e soprattutto nella teoria psicoanalitica di Lacan. Sulla base delle proprie argomentazioni e dei dati raccolti, egli propone, infine, un approccio archeologico allo studio dei temi.Keywords: Teoria della letteratura, Tema, Thing Theory, Fantastico
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