Saint Augustine and Nicholas of Cusa in the tradition of Western christian thought
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by
Contesti Occorrenze, Und Theologie
2017
Abstract
The relationship between Cusanus and Augustine hasn't been yet thoroughly investigated. The critics has either focused on some historic, specific aspects or isolated some theoretic issues and motifs. A study which is both philological and philosophical is still missing. This paper provides a table showing a. The presence of the name 'Augustine' in the works of Cusanus, b. the related context, c. the works of Augustine detected as direct sources. La relazione fra Cusano e Agostino, a dispetto della levatura dei due personaggi, non è stata finora indagata in maniera esaustiva dalla critica. Se è vero, infatti, che riferimenti all'Ipponate compaiono sovente all'interno della Cusanus-Forschung, si pensi, per esempio, a uno studioso come Kurt Flasch che si è occupato separatamente di entrambi, è altrettanto vero che i contributi monografici sono estremamente esigui. Chi desideri dedicarsi alla questione può disporre, a conoscenza di chi scrive, di cinque lavori, di cui quattro sono contenuti all'interno di riviste o di volumi miscellanei e l'unico libro, di Peter Isaac Miller, 1 è difficilmente reperibile. Si tratta, comunque, di ricerche preziose che è opportuno citare e specificare nella Pietro Secchi 200 loro utilità. Miller opta per il concetto di singularitas, come filo conduttore di una riflessione che lega Agostino, Duns Scoto e Cusano. Più che una storia dell'idea, però, si propone un accostamento tematico che presenta alcuni interessanti spunti teoretici, ma non una ricognizione testuale. Maggiormente circoscritte e dunque attente al particolare sono invece le ricerche di Harald Schwaetzer, 2 che segnala la mediazione di Simone Fidati, un eremitano agostiniano della prima metà del XIV secolo stroncato dalla Morte nera, importante per la stesura di un De gestis Domini Salvatoris, e di Andrea Fiamma, 3 che individua in Agostino una fonte del De staticis experimentis. Di taglio diverso, poiché delineano un confronto più ampio fra i due pensatori, sul terreno dell'incontro fra platonismo e cristianesimo, sono gli articoli di Franz Edward Cranz 4 e di Johannes Kreuzer. 5 Il primo ha il merito di coniugare la sua lettura, peraltro particolarmente acuta, con un buon numero di citazioni testuali. Capaci di innestare le verità fondamentali della rivelazione, in primo luogo la Trinità, su un impianto platonico, Agostino e Cusano divergono progressivamente nella misura in cui l'autore delle Confessiones vede sempre più la filosofia platonica e la tensione stessa verso la conoscenza come una tentazione idolatrica dalla quale la dottrina cristiana deve essere difesa. Il cardinale, dal canto suo, si serve della fatica speculativa della sua fonte, soprattutto dei dialoghi di Cassiciacum, estendendola fino a creare un linguaggio unificato in cui teologia e filosofia si corrispondano perfettamente. Più si conosce la natura, più si conosce, per quanto è possibile, il principio che la costituisce; analogamente, più si approssima tale principio, più si conoscono gli enti che ne partecipano. Anche Kreuzer considera i nostri autori come momenti precipui della Geschichte der Platonismus, ma ritiene che il nodo filosofico più importante ai fini di una comparazione sia la teoria della 2 Cfr. H. Schwaetzer, "... dann ist uns unser Vater Augustinus als Beispiel
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