Acido ialuronico ibrido: andamento del pain relief nel trattamento dell'osteoartrosi del ginocchio e dell'anca Hybrid hyaluronic acid: time course of pain relief in the treatment of knee and hip osteoarthritis release_3fztqicguzc4vglsa7rgxusq4u

by Silvia Ceniti, Erminia Gilda Morrone, Silvia Ceniti

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Abstract

Il dolore è il sintomo dominante nell'osteoartrosi (OA), ma gli attuali trattamenti farmacologici a disposizione non ne offrono un adeguato sollievo 1. Nuovi target di ricerca hanno evidenziato come il dolore osteoarticolare ed il dolore osseo indotto da cancro condividano stati patologici comuni come: il rimodella-mento osseo, l'angiogenesi e la crescita nervosa. Proprio per questo i targets del dolore che si identificano per l'Osteoartrosi (OA) si possono traslare nel dolore da cancro e viceversa 2. La densa innervazione a livello del distretto osseo mette in stretto contatto la rete neuronale con esso. Nei normali meccanismi omeostatici il rimodellamento osseo è bilanciato dal riassor-bimento indotto dagli osteoclasti e dalla neofomazione determinata dagli osteoblasti 3. In condizioni patologiche questo equilibrio subisce una variazione con un netto riassorbimento indotto dagli osteoliti inducendo lesioni ossee 4. Si osserva, inoltre, come le fibre sensoriali mielinizzate e non mielinizzate vadano ad interagire con le fibre simpatiche (mentre normalmente non sono localizzate le une vicine le altre) determinando non solo un incremento della densità delle fibre e delle loro intera-zioni ma anche la formazione di strutture quali i "neuromi", responsabili di scariche ectopiche che determinano impulsi dolorosi. Il fenomeno è stato associato all'in-crementato rilascio del nerve growth factor (NGF) che svolge un'azione di rimodel-lamento delle fibre nervosa periferiche 5-7. Il NGF legandosi al proprio recettore neurotrofico tirosina chinasi di tipo 1 (TrkA) forma un complesso che può essere trasportato con andamento retrogrado dai terminali periferici al corpo cellulare situato nel ganglio della radice dorsale (DRG), dove può dare inizio alla sintesi di neurotrasmettitori, ai fattori di trascrizione (At-tivazione del fattore di trascrizione 3-ATF-3), a molecole strutturali (neurofilamenti e canale-ancoraggio del sodio e molecola p11), all'espressione di recettori e di canali (recettore bradichinina, P2X3, TRPV1) 8-10. Il NGF, inoltre, può sensibilizzare il TRPV1 mediante attivazione della PKC epsilon e conseguente fosforilazione dei residui S 502 e S 800 del TRPV1 (preposto alla trasduzione del segnale doloroso) 11 12. Recenti studi hanno confermato la presenza dei TRPV1 anche a livello dei fibrobla-sti sinoviali (FS) sia in pazienti con osteoartrosi sintomatica che in quelli con artrite reumatoide. L'attivazione della proteina recettoriale induce il rilascio di neuropeptidi infiamma-tori come la substanza P e il peptide correlato al gene della calcitonina CGRP, che evocano il locale extravaso delle proteine plasmatiche, vasodilatazione ar-teriolare 12 e stimololazione di cellule che inducono infiammazione a livello delle articolazioni 13 14. È stato inoltre osservato il locale incremento del nerve growth factor (NGF) sia a li-vello del menisco che del tessuto sinoviale e dopo sensibilizzazione dei TRPV1 en-APPROFONDIMENTI
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